venerdì 17 novembre 2017

Sessione XXXII/XXXIII - Rivelazioni e incertezze

Eroi: Aramil, Gerbo, Korbinian, Corok

Il gruppo ingaggia una battaglia all'ultimo sangue con l'ombra non-morta. I suoi poteri mentali e servitori non-morti vessano il gruppo e Gerbo, seppur brevemente, cade di nuovo. Consumando tutte le proprie risorse e grazie ad un astuta mossa di Corok, gli eroi hanno la meglio sull'abominio. Ritornati in superficie si rendono conto di essere liberi, il maniero di nuovo sul loro piano di esistenza. Stanchi e ammaccati si dirigono verso il piccolo accampamento, dove il Visconte Drumont li aspetta davanti al fuoco. Drumont ascolta con interesse il loro racconto e di come hanno sconfitto lo spirito dannato di Alderan. Il visconte rivela poi in realtà di aver sempre saputo della maledizione della casa e che questo era un test per il gruppo, in previsione di un incarico più importante. Dopo questa rivelazione poco gradita, il Visconte decide di mostrare qualcosa agli eroi prima di spiegare il perché delle sue azioni. Lentamente il corpo del Visconte si dissolve in un bruma argentea e al suo posto appare un possente drago d'argento, la vera forma del magistrato della città di Triboar. 

Come ipnotizzati da questo evento inatteso i nostri rimangono in silenzio ad ascoltare quello che Zulmetmek, questo il vero nome del visconte, ha da dire. Il drago e' un alleato degli Arpisti e spie di questa organizzazione nel Thay hanno riferito delle notizie preoccupanti. Szass Tam, reggente non-morto dello stato, vuole riportare in non-morte la sua alleata più stretta, Valindra Mantoscuro. Questa lich era stata inviata a Neverwinter durante il periodo della Peste Magica e dell'eruzione di Monte Honetow, per destabilizzare la città e preparare un invasione del Thay. Aveva inoltre il compito di creare un dracolich dalle spoglie di Lorragauth, antico drago nero che viveva una volta nel bosco di Neverwinter. Il suo piano falli e lei venne sconfitta da un gruppo di avventurieri, il suo filatterio distrutto e le sue armate disperse. Il suo luogotenente, il negromante mezzorco Ossa di Giada, nella confusione della battaglia, e' fuggito portando con se il teschio di Valindra. Adesso Szass Tam sembra aver trovato un modo per riportarla in vita ma ha bisogno del teschio. Sta organizzando quindi una spedizione per Neverwinter con il compito di ritrovare il teschio. Zulmetmek e gli Arpisti chiedono agli eroi di recarsi a Neverwinter e recuperare il teschio prima dei Maghi Rossi.
Corok accetta subito, spinto dalla sua sete di giustizia e dai dettami del suo ordine, mentre Aramil e Korbinian sono dubbiosi e chiedono al drago tempo per riflettere. Gerbo, ancora profondamente scosso dallo scontro, afferma convinto di voler invece rimanere qui e studiare il portale per il Piano delle Ombre, avendo adesso un'occasione per decifrare la misteriosa lettera lasciatagli dal suo maestro. Gli eroi si preparano per passare la notte all'addiaccio, rimandando la decisione finale alla mattina successiva.

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