Arrivata la sera la tribù si raduna attorno al falò centrale per assistere al rituale di iniziazione di Gerbo. Questi viene fatto sdraiare su un pagliericcio e gli viene somministrato uno intruglio di erbe e radici per indurgli delle visioni. Gerbo si ritrova trasportato in un deserto in mezzo ad una colonna in marcia. Si tratta degli antenati della tribù di Gerbo, gnomi primitivi in fuga dal loro luogo d'origine a seguito di una calamità che ha reso la zona invivibile. Il gruppo è guidato da tre anziani, Haradas, Janath e Hulad. Questi interrogano Gerbo sulle sue origini e sul luogo da cui proviene. Lo gnomo di rende conto che la marcia ha sfiancato la tribù e che molti, probabilmente la maggior parte, non arriveranno a destinazione. La descrizione della valle boscosa dove la tribù di Gebro abita sembrà però infondere coraggio e speranza nei cuori degli gnomi in marcia e una delle anziane Janath, dona a Gerbo un piccolo feticcio, una bambolina di legno e stracci con le sue sembianze, come portafortuna. Gerbo mentre sente gli effetti della pozione svanire, come ultimo regalo, usa le sue arti di illusionista per creare nel cielo terso una vivida immagine della foresta e del villaggio del clan Dargeal. Quando riapre gli occhi si ritrova di nuovo in mezzo al villaggio degli Shadar-Kai. La sciamana Nifadas esamina il feticcio e si rallegra per la buona riuscita del rituale. Delum-tor riconosce il valore dello gnomo e lo accoglie nella sua tribù, tatuandolo sulla guancia e chiedendogli di scegliere un nuovo nome. Gerbo decide di omaggiare uno degli anziani, suo progenitori e sceglie in nome di Haradas, come suo nuovo nome Shadar-Kai. Senza perder tempo lo gnomo e la sciamana si mettono a tradurre la lettera, e Gerbo apprende i rudimenti dell'alfabeto Shadar-kai. La mattina seguente i nostri prendono commiato dalla tribù e fanno il loro ritorno a Mulsantir. Li incontrano di nuovo Karnadas, il centauro naturalista e tentano di convincerlo a seguirli attraverso il portale. Purtroppo il centauro, forse preda della paranoia del Piano delle Ombre, non gli crede e dopo aver attaccato Corok si da alla fuga. Il gruppo decide di lasciarlo al suo destino e fa ritorno al piano materiale, ritrovandosi ancora una volta nei sotterranei del maniero dei Foxglove.
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