Alcune notizie su
Korbinian Arzach,
raccontate per mezzo di dialogo
tra lo stregone Vonatar il Terribile
e Igor, suo servitore
(Nella torre di Vonatar il terribile,
entra Igor zoppicando rapidamente, con eccitazione)
Vonatar – (con
voce tonante) Dunque, sei finalmente di ritorno, mio ritardatario
quanto inutile servitore.
Igor – S-Sì, mio terribile nonché terrificante padrone.
V – Hai raccolto finalmente qualche
informazione nuova e utile sul conto del nostro vecchio amico, Korbinian?
I
– Padrone, ho fatto del mio meglio.
V
– (con sorpresa) Dunque, sai
qualcosa!
I
– Vi dirò di più… l’ho trovato! (sorriso
sdentato)
V
– Per tutte e dodici le ancelle di Asmodeus! Allora forse dare la vita a quel
tuo informe corpo putrescente non è
stato il più grande errore della mia lunga
vita. Dimmi, raccontami! Dove è stato tutti questi anni? E come lo hai
rintracciato? Dove l’hai visto?
I
– Vicino a Mulsantir padrone.
V
– A Mulsantir?! Ma come?... Andiamo con ordine, Igor, sono preoccupato che tu
ti sia bevuto anche il tuo nuovo cervello… prova a ricostruire l’accaduto.
Lasciami deciderne la plausibilità in autonomia.
I
– Ecco, orbene, padrone. Mi trovavo sulla strada per Mulsantir per comprare i
fegatini di ramarro che vi servivano per il vostro decotto cosiddetto “afrodis-
V
– (seccamente) So di cosa stai
parlando non c’è bisogno di entrare nei dettagli!!
I – Bene, infatti. Ecco, ero vicino al nostro portale d’accesso al Piano delle
Ombre, quando d’un tratto… lo vedo! In piedi a qualche metro da me, io ero
fortunatamente appartato dietro un cespuglio a esprimermi in certe funzioni
corporali.
V
– (gelidamente) Grazie Igor.
I
– Prego. Era in compagnia di altri… esseri. Un elfo credo, uno gnomo anche,
forse un umano. Insomma, era lui, corrispondeva alle ultime notizie che
abbiamo, e anche se mi avete cambiato il cervellino mi ricordo bene il suo
volto dall’ultima volta che lo ho visto.
V
- Era quasi quindici anni fa.
I
– Ho la memoria fotografica.
V
– Eh? Hai la cos- va bene, fa niente; quindi lo hai visto. Quindi sappiamo che
è vivo. E lo hai seguito?
I
– Sì padrone sì… ho appreso, che sta andando a Neverwinter! E sono subito corso
da voi a dirvelo.
V
– Bene, Igor… bene… non è ancora il momento di avvicinarlo, ma ora possiamo
tenerlo sotto piú stretta osservazione. E dimmi, le tue ricerche sul suo
passato cosa hanno rivelato?
I
– Oh, molte cose padrone! Moltissime. Da che lo abbiamo perso di vista,
Korbinian ha fatto molte cose interessanti.
È stato a lungo membro di una compagnia di luridi mercenari! Le Orme Grigie,
comandate da un rampollo di Mirabar. Ha combattuto nelle terre di Luruar,
padrone…
V
– Conosco le Orme Grigie, Igor. Sono più di una semplice compagnia, e il loro
comandante non è il tipico mercenario assetato di sangue e soldi… Korbinian
avrà imparato molto lì, molto di quello che è destinato ad apprendere.
I
– Sì, è diventato un guerriero provetto (sghignazza).
V
– Be’, cosa sai di più? Cosa sai di utile?
I
– Si è fatto molti amici… e molti nemici.
V
– Ecco!
I
– Nella compagnia… Korbinian era amato e rispettato… i membri del suo manipolo
lo tenevano in grande conto, lo avevano scelto come loro sergente. Alcuni sono
morti per lui! (ride) Quando è
partito ed ha abbandonato la compagnia molti si sono sentiti… traditi. Ho
parlato con un certo Abed… un elfo al quale non è andata molto a genio la
partenza di Korbinian. La parola “codardo” e la parola “ingrato” gli uscivano
molto facilmente dalla bocca. Be’, almeno dopo la terza birra. Una halfing di
nome Shawanda, che ha combattuto con lui, invece ha detto di essere pronta a
tutto pur di ritrovarlo e convincerlo a riunirsi alle Orme Grigie.
V
– Bene Igor, queste sono informazioni preziose. Entrambi questi individui
potranno essere sfruttati per i nostri scopi. E tra i nemici che Korbinian ha
combattuto, cos'hai scoperto?
I
– Sì padrone, ci stavo arrivando, ma voi vi emozionate e dovete sempre
interrompermi.
V
– (imbarazzato) Ma io veramente…
I
– Ho mandato un mio informatore fidato a parlare con gli Orchi delle Marche
d’Argento. Direttamente con Gruuzbaldo Asciarossa.
V
– Sono impressionato Igor… tutta questa efficienza, mi sembri un altro.
I
– Grazie padrone. Il mio informatore mi ha detto con certezza che c’è un’intera
tribù di orchi che si prepara da anni per vendicare le perdite che il manipolo
di Korbinian ha loro inferto. La tribù del Piede Arso… pare che il Nostro abbia
passato per le armi il grande capo e tutta la sua discendenza… quasi tutta, in
realtà. La figlia sopravvissuta ora guida la tribù e ha giurato eterna vendetta
sull'altare della Grande Madre. Una cosa seria, insomma (sghignazza, si sfrega le mani).
V
– Decisamente. (pensieroso, sembra
assorbito dai suoi ragionamenti)
I
– Ma ascoltate, padrone! C’è di più! Korbinian ha viaggiato, ed ha incontrato
suo padre! A Phandalin!
V
– Che cosa?! Quella spina nel fianco di Daran Edermath! E cosa gli ha detto costui?!
I
– Nulla su di noi, padrone! Lo so per certo! Mi sono preso la libertà di
parlare con Edermath io stesso, e con qualche trucchetto imparato da voi ho
avuto un resoconto del suo colloquio col figliolo!
V
– (rabbrividendo) Spero tu non ti sia
fatto riconoscere.
I
– Sono stato preciso come mi avete insegnato voi, padrone. (osserva Vonatar con uno sguardo beffardo, leggermente minaccioso)
Edermath non mi ha riconosciuto, e continua a non ricordarsi nulla dell’accaduto…
V
– Bene Igor, hai fatto tutto bene. Abbiamo molte informazioni utili con cui
lavorare, ora. Quando il momento sarà giusto, potremo ottenere quella reliquia
e compiere il rituale!
I
– Sì mio augusto padrone!
V
– Va’ ora, continua la tua opera di spionaggio, a Neverwinter!
(Igor esce zoppicando, Vonatar guarda
fuori dalla finestra della torre. Luci. Sipario)